Casera Monte Buoi

Published by Elena Feresin on

Casera Monte Buoi: un’insolita camminata autunnale in Carnia

Casera-Monte-Buoi

Casera Monte Buoi è una vecchia casera, riconvertita a rifugio non gestito del comune di Sigilletto, in Carnia (Friuli Venezia Giulia).

Quando sono incappata in questa escursione in Carnia, cercavo una camminata in Friuli Venezia Giulia che permettesse a me e Stefano di camminare quasi in solitaria.
Casera Monte Buoi ha soddisfatto le mie aspettative. Sigilletto è vicino a Collina di Forni Avoltri che tutti conoscono come punto d’inizio di alcune delle più famose camminate del Friuli Venezia Giulia. Il Coglians, il Lago di Volaia, il sentiero Spinotti, il Rifugio Marinelli e chi più ne ha più ne metta. 

Casera Monte Buoi è la sorella meno famosa di questa mete. Se ti piace camminare lontano dalla folla, questa è un percorso che fa per te!

Leggi di seguito tutte le informazioni.

Il trekking di una giornata a Casera Monte Buoi si configura come un giro ad anello che parte e rientra a Sigilletto, frazione del paese di Collina di Forni Avoltri.

Per raggiungerlo da Udine, guida in direzione nord. Una volta a Tolmezzo segui le indicazioni per Sappada quindi procedi verso Villa Santina, Ovaro e Rigolato. Una volta a Forni Avoltri, troverai sulla destra le indicazioni per Collina di Forni Avoltri e i relativi rifugi. Prendi tale strada e procedi fino alla frazione di Sigilletto.

Noi abbiamo lasciato l’auto a bordo strada proprio in corrispondenza del cartello Sigilletto. Il sentiero parte dal centro del paese, ma essendo questa camminata ad anello, alla fine ti ritroverai nella frazione di Frassenetto. Parcheggiare qui ti permetterà di avere la macchina “più vicina” al rientro.

Riepilogo escursione a Casera Monte Buoi

Camminata autunnale a Casera Monte Buoi: l’itinerario in breve

Partenza Sentiero 169 verso Casera Monte Buoi

Dal centro di Sigilleto prendi il sentiero CAI 169.

Dopo un primo, suggestivo tratto nel bosco, incrocerai una strada forestale ai cui lati sono ben visibili gli effetti di Vaia. Nonostante tutto il sentiero è ben segnalato e senza tratti esposti.

Alterna salite decise a momenti più pianeggianti e offre scorci incantevoli sul Sappadino.
Dopo circa 400 metri di dislivello il sentiero si immette su una comoda traccia forestale che con comodi tornanti ci porta a Casera Monte Buoi.

bivio-sigilletto-frassenetto

Poco prima della Casera, troverai un segnavia ad indicare la discesa verso Frassenetto. Per ritornare all’auto prendi tale sentiero. Dopo qualche centinaio di metri raggiungerai l’abbandonata (e non ristrutturata) Casera Vas. Da qui il percorso rientra nel bosco e procede senza possibilità di errore fino a Frassenetto.

Per chiudere l’anello dovrai coprire gli ultimi metri a bordo strada asfaltata fino a raggiungere l’auto a Sigilletto.

Casera Monte Buoi e Casera Vas: una passeggiata autunnale in Friuli Venezia Giulia

Il paese di Sigiletto è di solito oltrepassato con noncuranza per raggiungere Collina di Forni Avoltri e dare inizio alle tante camminate della zona.

Un’occhiata più attenta ti farà notare una graziosa piazzetta e soprattutto il segnavia del Sentiero CAI 169: direzione Casera Monte Buoi.

Sono pochi i passi necessari ad uscire dal paese e immergersi nella foresta. L’inizio già mi piace, un tunnel di abeti e un tappeto di foglie.
Sulla destra poi, si intravede una piccola baita in sassi e legno. Mi fermo a guardarla a lungo e sogno il momento in cui anche io possiederò una meraviglia del genere.

Tempesta Vaia, una ferita ancora visibile

Il sentiero CAI 169 taglia affilato la strada forestale che è un operoso cantiere addormentato. Camminiamo in quello che resta di quello che doveva essere un bosco maestoso. Vaia ha fatto i suoi danni anche qui, nonostante i primi segni di ripresa si inizino a vedere.

Un panorama sulle cime di Sappada

Alterna brevi tratti pianeggianti a salite decise ma nonostante la fatica, il paesaggio che si scorge tra le fronde degli abeti rimasti è da capogiro.

Tra le foglie si scorgono infatti le cime sappadine che così spesso fanno da cornice alle nostre escursioni. Su tutte salutiamo con l’affetto che si dedicherebbe ad un vecchio amico il Monte Peralba e la conca delle Sorgenti del Piave.

Casera Monte Buoi

Casera Monte Buoi

A Casera Monte Buoi incrociamo le prime e uniche persone di questa gita.

Un gruppo di signori che prosegue fino a Cima Ombladet (ancora 400mt di dislivello e un’ora e mezza di camminata) e altri che si fermano come noi a spiluccare qualcosa e a godere dell’insolito caldo sole di novembre.

Chiacchierando scompriamo maggiori informazioni su Casera Monte Buoi che è stata ristrutturata nel 2017 dopo che una valanga l’aveva distrutta.

Mentre il sole ci scalda le ossa e la pelle, respiriamo nel quasi totale silenzio il profumo della libertà che si respira solo ad alta quota.
Dalla balaustra della casera volgo lo sguardo verso le pendici della montagna dove gli escursionisti che ci avevano accolto sono ormai solo un puntino lontano. Per un attimo l’idea seguirli mi sfreccia davanti agli occhi, vorrei stare con le montagne ancora un po’ e invece a malincuore prendiamo le nostre cose e scendiamo.

A circa 400 metri di dislivello incrociamo la strada forestale che ci accompagnerà fino a Casera Monte Buoi. Dopo qualche tornante poco marcato, l’ultimo tratto che ci porta fino in casera è un dolce falso piano.

Poco prima di arrivare alla meta di questa bella camminata autunnale in Friuli Venezia Giulia, incrociamo un bivio alla cui sinistra c’è la strada per Frassenetto che prenderemo in un secondo momento per tornare alla macchina.

Casera Vas e la disces a Frassenetto

La discesa inizia lenta e dopo qualche centinaio di metri ci fa trovare la seconda chicca della giornata: Casera Vas.

Se Casera Monte Buoi vanta un nuovo look, lo stesso non si può dire di Casera Vas che è visibilmente abbandonata. Il suo fascino però non l’ha lasciata, anzi. Illuminata dal sole pare un luogo pacifico e idilliaco, sebbene ogni volta mi stupisca trovare antiche evidenze di vita quotidiana a quote così alte.

Lasciamo i pascoli e continuiamo la camminata nella foresta, dove, tra boschi maestosi e lasciti di Vaia, il sentiero CAI 169 ci accompagnerà fino a Frassenetto.
Arrivati al paese, affrontiamo l’unica nota negativa della gita: per chiudere l’anello è necessario fare l’ultimo chilometro sul ciglio della strada.

Perchè visitare Casera Monte Buoi

In Friuli Venezia Giulia per ogni meta famosa ce n’è una vicina altrettanto meravigliosa che pochi conoscono o frequentano. Così è la camminata verso Casera Monte Buoi.

Il dislivello è quasi lo stesso del Volaia ma le pendenze dei primi 500 metri circa ricordano quelle del Sentiero del Pellegrino sul Monte Lussari. Lungo tutto il percorso camminerai in quasi totale solitudine e, una volta alla casera, se lo vorrai, potrai continuare fino a Cima Ombladet.

Dove mangiare a Forni Avoltri?

Se dopo la camminata a Casera Monte Buoi ti è venuta fame, ecco dove puoi fermarti a mangiare:

  • Albergo Ristorante al Sole. A dispetto del suo essere un albergo, il ristorante è frequentato anche dai locali. Si mangia divinamente e tipicamente friulano.

Elena Feresin


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