Anello Rifugio Cimenti Floreanini a Illegio

Published by Elena Feresin on

Rifugio Cimenti Floreanini: una camminata in Carnia all'ombra del Monte Amariana

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Il Rifugio Cimenti Floreanini è un rifugio non gestito che si trova nei pressi del paese di Illegio.

L’idea per questa camminata autunnale in Carnia è arrivata per caso, spulciando tra i gruppi Facebook e il sito Sentieri e Natura. La casualità si è ben presto trasformata nella certezza di aver scelto l’escursione giusta nel momento giusto. Fatta a fine ottobre 2020, il Rifugio Cimenti Floreanini si è rivelato la meta perfetta per ammirare il mio amato autunno.

Cosa da non trascurare, il paese di Illegio occupa un posto speciale nel mio cuore perché compare nel primo libro che io abbia scritto (Non cercatelo, è ancora inedito e riposa in pace nel mio computer). Questo sentiero riuscirà conquistare anche te.

Per raggiungere il Rifugio Cimenti Floreanini ci sono due opzioni: 
  • Un sentiero diretto che sale da Illegio
  • Un sentiero indiretto che parte dal Poligono di tiro Militare Rivoli Bianchi Tolmezzo in località Sterbanuzzis e prevede un itinerario ad anello.
Noi abbiamo scelto questa seconda opzione, consigliata per escursionisti con un pizzico di dimestichezza in più.
Per raggiungere Illegio e il punto di partenza da Udine guida in direzione nord fino a Tolmezzo. Dalla Statale SS52 Carnica, prendi la prima uscita a destra.
Alla rotonda prendi la prima uscita in via dell’industria quindi svolta a sinistra in via Candoni. Al successivo incrocio svolta a destra in Via Cartotecnica che una volta superata la rotonda si trasforma in Via Illegio.

Continua a guidare fino ad uscire da Tolmezzo e procedi fino all’altezza della palestra di Roccia Strabut
dove, sulla destra, troverai una strada bianca che porta al poligono. Troverai più avanti posto per lasciare l’auto. Ovviamente se ci sono esercitazioni in corso troverai la strada sbarrata e a questo punto l’unica opzione per salire al Rifugio Cimenti Floreanini è salire dal centro di Illegio.

La partenza del sentiero 443 è in una laterale di Via Carso (ci sono i segnavia CAI). Per partire da qui puoi parcheggiare in centro al paese.

Riepilogo Escursione

I dati di seguito fanno riferimento al giro ad anello con partenza e arrivo al Poligono di Tiro.

Download file: Rifugio Cimenti Floreanini_thewritersmountainhut.gpx

Rifugio Cimenti Floreanini: l’itinerario in breve

ATTENZIONE! POSSIBILI ESERCITAZIONI MILITARI IN CORSO

Oltrepassato il cancello del Poligono incamminati verso zona bersagli poiché l’attacco del sentiero si trova immediatamente dietro.
Dovrai affidarti ai segni rossi/arancio fosforescente sulle rocce che non sono di immediata individuazione. Tieni a mente che, guardando il poligono, la partenza è sulla sinistra praticamente a ridosso del Torrente Cornons.

Se seguirai bene le indicazioni (eventualmente aiutati con la traccia GPX sopra), ti ritroverai all’inizio del sentiero con un cartello che recita “Monte Amariana Direttissima”. Il sentiero a questo punto inizia a salire in modo più marcato e pendente con tortuose anse che attraversano il letto del torrente. Il sentiero è stretto ma non particolarmente esposto.

Ad un certo punto la traccia abbandona il greto del torrente e si addentra in un bosco di pini prima e faggi poi. Qui troverai una tabella votiva dedicata a Sant Ilario a cui è dedicato il percorso. Il sentiero continua a ridosso di un corso d’acqua con minore pendenza fino a sbucare ad un crocevia di strada che fa incrociare il sentiero Sant Ilario al sentiero CAI 443 che porta al Monte Amariana.

Noi svoltiamo a sinistra per arrivare con un piacevole falsopiano al Rifugio Cimenti Floreanini. Continuiamo il sentiero 443 fino a Illegio. Per chiudere l’anello, quasi arrivati al paese, troviamo un sentiero sulla sinistra che corre parallelo a Via Carso e poi taglia nel bosco fino al Poligono.

Le mie impressioni: Rifugio Cimenti Floreanini via sentiero Sant Ilario

Ho sempre amato il paesaggio che anticipa il paese di Illegio. La Carnia tutt’attorno è un tripudio di foreste, ma questo angolo raccolto tra i torrenti Cornons, Lavares e Citate è a dir poco singolare. Pietre candide, cespugli bassi impolverati, la sensazione è di trovarsi nei pressi di un cratere lunare o di una savana africana.

Invece siamo nel cuore Carnia e la “piramide del Friuli”, il Monte Amariana ci osserva maestoso.

Sentiero Sant'Ilario: un’inizio confuso

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Parto subito con il dire che il sentiero Sant’Ilario NON è una traccia CAI. Nella prima parte del percorso pertanto non troverai i classici segni rossi e bianchi ma dei bollini arancioni dipinti sui tronchi ma soprattutto sui massi del letto del torrente.
Oltrepassata la zona bersagli del poligono, facciamo non poca fatica a districarci tra le stradine sul retro della costruzione.
Dopo un paio di tentativi a vuoto, e l’aiuto provvidenziale del GPS, capiamo che dobbiamo tenerci sulla sinistra e costeggiare il Torrente Cornons quanto più possibile. Qui troviamo le prime, minacciose, indicazioni scritte sul percorso: “Monte Amariana direttissima”. E direttissima la strada lo è davvero.

Lungo il torrente Cornons

La prima parte della direttissima ci fa risalire il fianco della montagna a ridosso del Torrente Cornons, che ci ritroveremo ad attraversare più volte.
Sarò sincera, questa non è stata la mia parte preferita della gita. Ad eccezione di qualche graziosa cascata il sentiero è umido e a tratti scivoloso. Lo spettacolo è tutto alle nostre spalle. Tuttavia man mano che continuiamo la salita, i bollini ci guidano verso il bosco fino a raggiungere una faggeta.

Il bosco di faggi: uno dei foliage in Friuli Venezia Giulia più belli

Ad accoglierci nel bosco c’è una tabella votiva dedicata a Sant’Ilario, dopo la quale proseguiamo lungo un corso d’acqua minore.

Se non fosse per la temperatura elevata, camminando qui, parrebbe quasi di trovarsi in una soleggiata giornata invernale in cui solo le ultime foglie ramate resistono sulla cima degli alberi. Al di sotto, regna una penombra umida.

Gli ultimi metri di dislivello del Sentiero Sant’Ilario sono un’escalation continua di abbagliante bellezza. Quando sbuchiamo al crocevia che connette il nostro percorso con il sentiero CAI 443, che da Illegio porta al Monte Amariana, rimaniamo sbalorditi. Tutte le fatiche della salita sono ripagate con una singola occhiata al paesaggio che ci sta davanti.

Il contrasto è da bosco incantato. Ai piedi degli altissimi faggi color ruggine, inizia a popolarsi un bosco di abeti smeraldo. Potremmo essere a Narnia ma non incrociamo fauni ma solo due boscaioli. Procediamo a sinistra, dove ci attende il Rifugio Cimenti Floreanini, meta della nostra gita.

Il Rifugio Cimenti Floreanini

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Vorrei che questo tratto durasse per sempre e vorrei continuare ammirare gli alberi e il contrasto con l’azzurro del cielo fino ad avere il torcicollo. La fame però ci suggerisce di raggiungere il rifugio per assaporare il nostro pranzo gourmet a base di pane e mortadella.
Il rifugio è in linea con la baita dei miei sogni: sperduto in un bosco, in legno e pietra, con uno spolert perfetto per arrostire polenta e castagne. Il tempo di annotare i nomi sul libro CAI e riscendiamo il 443 verso Illegio con una discesa ripida ma meno complicata della salita.

Perchè dovresti visitare il Rifugio Cimenti Floreanini in Autunno

Nonostante i primi momenti di incertezza, ho amato tanto la sorpresa riservata da questa inusuale camminata autunnale in Friuli Venezia Giulia.

Il dislivello non è impegnativo ma, soprattutto il primo tratto è selvaggio e serve dimestichezza con sentieri i sconnessi poiché a tratti è necessario arrampicarsi sui massi del torrente. Ci vuole inoltre buon occhio per individuare tutti i bollini.

Se questi accorgimenti ti hanno intimorito, nessun problema il Rifugio si può raggiungere anche da Illegio seguendo all’andata e al ritorno per il 443. Se invece vuoi metterti ulteriormente alla prova, per scendere puoi optare per il sentiero 461 che prevede anche un tratto attrezzato.
L’unica “pecca” della gita è che l’intero percorso si sviluppa nel bosco e non ci sono molte occasioni per scorgere il panorama delle vette tutt’attorno. D’altra parte, questo giro ha un’unica montagna protagonista, la regina della Carnia che con la sua punta “sbeccata” accompagna i camminatori lungo tutto il percorso.

Dove mangiare a Illegio

Se dopo l’escursione ti è venuta fame, La Buteghe di Pierute è il posto giusto per te. Un ristorante delizioso e calorosa che serve cucina friulana. Una vera chicca a Illegio

Elena Feresin


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