Rifugio Grauzaria
Published by Elena Feresin on
Rifugio Grauzaria: escursione al rifugio più selvaggio del Friuli Venezia Giulia

Negli ultimi due anni ho visitato molti rifugi della regione. Se in un primo momento sentivo il bisogno di appoggiarmi a loro per le mie gite in montagna, negli ultimi tempi cerco più che altro la tranquillità e facce diverse da quelle potrei vedere in città. Visto l’amore per la montagna che ha fatto nascere la pandemia, sinceramente non pensavo di trovarne ancora uno poco frequentato e “selvaggio”. Ecco perchè ho amato l’escursione al Rifugio Grauzaria.
Il Rifugio Grauzaria si trova in Val Aupa che, assieme alla vicina Val Alba, è una delle vallate più selvagge e selvatiche del Friuli Venezia Giulia. La Val Aupa è una valle di passaggio che collega i paesi di Moggio Udinese e Pontebba.
Da Udine guida verso nord.
In zona Carnia prendi il bivio in direzione Tarvisio e prosegui per qualche chilometro fino a raggiungere il bivio verso Moggio Udinese. In prossimità del ponte sul Rio Fontanaz, svolta a sinistra per coprire l’ultimo chilometro in salita su strada asfaltata (ma bella pendente) e arrivare al parcheggio in località Case Nanghets.
Riepliogo Escursione
- Km Totali: 5
- Dislivello: 500 D+
- Tempo totale: 5h (pause incluse)
- Punti d'appoggio: Rifugio Grauzaria
- Difficoltà: E
- Sentiero CAI: 437
- Bambini: Sì
- Cani: Sì
Il percorso in breve

Per raggiungere il Rifugio Grauzaria dovrai seguire il sentiero CAI 437. Il sentiero, si eleva di 500 metri, non presenta nessuna difficoltà tecnica o tratti pericolosi.
Il Sentiero CAI 437 inizia come una pista forestale che metterà subito alla prova i polmoni ma ti farà guadagnare rapidamente quota.
Dopo un primo tratto abbastanza pendente, la strada sfuma in un piacevole sentiero che si addentra ancora di più nel fitto della foresta di faggi.
Oltrepasserai i ruderi della vecchia Malga Flop e incrocerai il bivio con il sentiero che porta al Bivacco Feruglio (anche questo abbastanza impegnativo da raggiungere, da quanto ho letto).
Dal segnavia in poi il sentiero che porta al Rifugio Grauzaria cambia completamente. La vegetazione si abbassa e finalmente si vede il paesaggio attorno. Il bosco lascia il posto a sassi candidi, e a un paio di guadi dai quali scorgiamo il Rifugio Grauzaria.
Un’ultima salita e sarai al Rifugio.

Rifugio Grauzaria: un sentiero che non annoia
Questa escursione al Rifugio Grauzaria mi è piaciuta molto e mi ha ricordato la camminata che porta ad un altro Rifugio del Friuli Venezia Giulia che amo molto, il Rifugio Pellarini.
Se è vero che la “mia quota” in montagna è quella che comprende boschi e pascoli, è anche vero che mi piace essere sempre stimolata e mi annoio facilmente. Per questo mi piacciono i sentieri che riescono a proporre paesaggi vari nell’arco di pochi kilometri.
L’escursione al Rifugio Grauzaria soddisfa in toto questa mia necessità.
Non so se sarò mai abbastanza coraggiosa da usare il Rifugio Grauzaria come base per escursioni. Non so se mi avventurerò mai sul Monte Sernio, sul Monte Grauzaria o sul Monte Gjal ma so che visiterò nuovamente il rifugio per riconnettermi con l’ambiente montano che più mi piace. Quello un po’ defilato, abitato e visitato solamente da persone che amano e rispettano i monti e la natura.

Perchè visitare il Rifugio Grauzaria?
Il Rifugio Grauzaria è figlio della valle in cui si trova. Ci sono poche strutture ricettive, è lontana dalle piste da sci, dai ristoranti stellati e i molti sentieri che la percorrono sono poco frequentati. La Val Aupa è quindi un paradiso per chi ama vivere la natura in quasi completa solitudine, alternare escursioni per montanari esperti a percorsi più facili e visitare paesi di montagna (semi) abbandonati. Per questo l’ho inserita nella lista di sentieri da fare per la tua prima volta in Friuli Venezia Giulia.
Il Rifugio Grauzaria è situato su uno sperone di roccia, circondato dai Monti Sernio, Grauzaria e Gjal. Per raggiungerlo non ci sono strade forestali a prova di jeep ma solo il sentiero. Raramente il Rifugio Grauzaria è meta di scampagnate domenicali come quella che abbiamo fatto noi, più spesso è il punto di partenza per escursioni difficili e arrampicate. Come potrai immaginare, questo dettaglio screma molto le persone che lo visitano.
In realtà fermarsi al rifugio regala comunque una camminata piacevole e un pranzo gustoso con la tipica cucina di montagna del Friuli Venezia Giulia fatta di formaggio alla piastra, polenta, cervo e luanjie (salsiccia). Inoltre, seppur il sentiero sia breve interseca ambienti diversi che fanno sentire meno in colpa per il banchetto in rifugio.
Una camminata facile e alla portata di tutti che regala una vista panoramica e la tranquillità di cui si può godere ormai in pochi rifugi.


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