Dormire nelle mini-case Friland

Published by Elena Feresin on

Mini-case Friland: ecco dove puoi trascorrere un weekend romantico in Friuli Venezia Giulia

Le mini-case Friland sono uno dei modi più singolari e sostenibili di alloggiare in Friuli Venezia Giulia.

Si tratta di piccoli alloggi off-grid (cioè senza allacciamenti alla rete fognaria o elettrica) posizionati nelle location più belle e meno turistiche della regione.

In questo articolo ti parlerò della mia esperienza presso la tiny house di Campo di Bonis (UD) ma… non è detto che quando leggerai le mie parole la troverai ancora lì!

Agli alloggi Friland piace cambiare!

L’indipendenza da qualsiasi allacciamento, permette alle casette di essere spostate con facilità, consentendo alle persone di immergersi in diversi contesti naturali della regione! 

Che tu cerchi un po’ di digital detox, un soggiorno a strettissimo contatto con la natura, o un’esperienza diversa dal solito gli alloggi Friland fanno al caso tuo.

Gli alloggi Friland sono delle tiny-house posizionate in alcuni degli ambienti naturali più belli e selvaggi del Friuli Venezia Giulia. 
Le tiny-house, completamente off-grid e alimentate con pannelli solari, sono così composte: 
  • Bagno
  • Angolo cottura
  • Tavolo
  • Letto matrimoniale
  • Finestra panoramica
Alcuni alloggi sono anche dotati di braciere esterno per rendere il soggiorno ancora più romantico.
Il prezzo di una notte negli alloggi Friland va da 160 a 180€.
Il soggiorno comprende:
  • Aperitivo di benvenuto 
  • Pernottamento
  • Colazione

Puoi effettuare la prenotazione sul sito Friland oppure su AirB&B.

Nelle casette Friland effettuerai un self check-in. Tutte le informazioni ti verranno comunicate a ridosso del tuo soggiorno.

Le casette Friland hanno un unico letto matrimoniale, sono quindi pensate per una vacanza di coppia.

Ovviamente per i bambini più piccoli è comunque possibile pernottare nella loro culla o nel lettone con mamma e papà.

Le locations Friland cambiano con regolarità. Nel momento in cui scrivo gli alloggi sono presenti in queste località del Friuli Venezia Giulia:
  • Campo di Bonis (l’esperienza che ti racconterò io) (UD)
  • Porzûs (UD)
  • Val Saisera (UD)
  • Laguna di Marano (UD)
  • Barcis (PN)
  • Altopiano di Monte Prat (UD)

Sì! Come menzionato le casette Friland sono completamente off-grid. Alcune delle tiny-house montano inoltre tecnologia Quantum che permette di monitorare i consumi durante il soggiorno. Gli ospiti più virtuosi possono anche ottenere uno sconto.

Perché sono la quint’essenza del glamping. Accoglienti come un hotel ma senza radici.

Le tiny-house Friland danno la possibilità di vivere la natura in un modo davvero unico.

Friland a Campo di Bonis la nostra esperienza glamping in Friuli

Campo di Bonis è una delle zone meno turistiche del Friuli Venezia Giulia.

Si trova nella parte orientale della regione ad una manciata di chilometri dal confine sloveno. Il paese friulano più grande delle vicinanze è Tarcento. Gli altri, Taipana, Torlano, Monteaperta, Platischis, sono piccoli borghi arroccati tra le pendici delle Prealpi.

Quando sono stata contatta da Friland per provare l’esperienza in uno dei loro alloggi, nonostante le proposte in montagna, Campo di Bonis è stata una scelta quasi immediata. Lì più che in altri posti potevamo provare la sensazione di essere “fuori dal mondo ma al centro della natura. 

Se ti domandi dove trascorrere un weekend romantico in Friuli Venezia Giulia, se cerchi un luogo in cui stare sola/o con la tua dolce metà, le mini-case Friland fanno al caso tuo.  

Arrivare a Campo di Bonis: un viaggio verso l’ultimo avamposto del mondo

glamping-in-friuli-venezia-giulia-tiny-house-friland

Un paio di giorni prima del soggiorno ricevo un messaggio con le coordinate per raggiungere l’alloggio e le istruzioni per il self check-in. Ci sono anche i riferimenti di alcuni locali nella zona e suggerimenti sulle possibili escursioni nei dintorni.

Noi sapevamo che la casetta era dotata di braciere quindi abbiamo preferito portarci un po’ di spesa e la legna per goderci appieno l’esperienza in Friland.

Così ci lasciamo alle spalle Tarcento e guidiamo tra valli. “Ma dove ca**o stiamo andando”? Sì l’ho pensato parecchie volte.

Cosa c’era attorno alla casetta Friland?

Dopo una strada tutta curve, paesini in lento abbandono e scorci sulla pianura arriviamo a Campo di Bonis. Lasciamo lasciato l’auto a bordo strada e ci incamminiamo su una stradina di campagna.

Qualche passo e la tiny-house ci appare. Alle sue spalle le montagne si stanno tingendo dei colori del tramonto. Nelle vicinanze ci sono solo due strutture: un maneggio, i cui prati ospitano la casetta, e Casa Narauni, una location per eventi.

Sono entrambi chiusi e noi siamo soli.

Tra i prati al tramonto

panorama autunnale da finestra-panoramica-friland-campo-di-bonis

Sistemate le nostre cose nella casetta prendiamo la macchina fotografica. Le prime foto le scattiamo all’interno.

Il paesaggio oltre la finestra panoramica è un quadro impressionista che prende vita davanti ai nostri occhi. Il vento muove gli alberi e le foglie che con cadenza regolare si staccano e toccano il tetto. A volte pare persino che piova.

Esplorando i dintorni troviamo un’altalena appesa ad un maestoso faggio. Io ci salgo e dondolo ascoltando le parole del vento, mentre l’aria si fa umida e le ombre iniziano a coprirci.

È buio.

Dormire sotto le stelle in Friuli protetti da Friland

Le tenebre avvolgono l’alloggio e l’assenza dell’abituale viavai di macchine, traffico, e dispositivi di vario genere si fa ancora più evidente.

Mi sento vulnerabile. Cerco conforto nella luce della casetta e nelle fiamme del falò. Allontanarmi dai loro fasci di luce mi crea timore.

Ogni tanto si sente qualche scricchiolio, rumori diversi da quelli a cui sono abituata. Mi sento osservata. Chissà che animali si nascondono nel buio. Chissà se ci stanno guardando. La risposta arriverà la mattina seguente: sì.

Andiamo a dormire. Siamo sotto al piumone. Silenzio. Inizio a tremare. Più per la paura che per il freddo. Mi alzo a chiudere la porta a chiave anche se so che attorno a noi non c’è nessuno (di umano).

Di nuovo a letto mi stringo a Stefano e, rassicurata dalla porta chiusa e dalle sue braccia, finalmente mi godo lo spettacolo.

La finestra panoramica dà la sensazione di dormire sotto le stelle ma con un pizzico di protezione.

Dal letto Friland a Campo di Bonis si vede persino la Via Lattea. E a questo punto inizia una lotta tra il bisogno di chiudere gli occhi e la voglia di continuare ad assistere a questo spettacolo.

Ho resistito, ma alla fine ha vinto il sonno.

L’alba e lo zoo al contrario

Ci svegliamo all’alba e la casetta è avvolta nella nebbiolina del mattino. Noi ci alziamo, prendiamo coraggio e usciamo. Il paesaggio che ci circonda è surreale. Tutto è ovattato, attutito, indefinito, persino noi.

La luce si fa strada tra la nebbia. Svela le forme degli alberi e dei funghi neonati. Noi camminiamo, osserviamo, annusiamo.

Vicino alla casetta vediamo gli escrementi di qualche animale. Siamo sicuri: ieri non c’erano. Quindi sì, qualcuno ci ha osservati durante la notte. 

Chissà cosa avrà pensato quell’animale a vedere il predatore più pericoloso del mondo dormire dietro la sottile lastra di vetro. In una sorta di zoo al contrario.

Un alloggio immerso nella natura

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Dopo colazione, ci rimettiamo a letto e ricominciamo ad osservare oltre la finestra. In questo insolito alloggio in Friuli Venezia Giulia, per la prima volta, l’ora del check-out arriva come una condanna.

Lasciando Campo di Bonis rifletto. Quando si parla di natura se ne parla come se fosse qualcosa di completamente estraneo da noi. E in effetti ci è diventata così estranea che spesso dimentichiamo di farne parte. Le città però hanno meno a che fare con il nostro habitat di un bosco o un prato.

Se proprio c’è bisogno di separazione, i muri dovrebbero essere sottili come le pareti di Friland. Le cui mura sono come le braccia di un amico nella cui stretta puoi lasciarti andare e, con il fiato corto e qualche tremore, ricominciare a respirare.

Che escursioni fare vicino a Campo di Bonis?

Dopo aver dormito nella casetta Friland di Campo di Bonis siamo andati a visitare le Cascate di Čukula.

Elena Feresin


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