Sentiero in Val Rosandra
Published by Elena Feresin on
Val Rosandra: escursione ad anello tra Bagnoli, Santa Maria in Siaris, Cippo Comici e Bottazzo

La Val Rosandra è uno dei luoghi più singolari del Friuli Venezia Giulia.
Quando tempo fa avevo chiesto alla mia community su Instagram (se vuoi farne parte clicca sul link) di aiutarmi a stilare le10 Camminate da fare in Friuli Venezia Giulia, molte persone mi avevano parlato della Val Rosandra. All’epoca non l’avevo ancora visitata ma ora che l’ho fatto, capisco perché merita di fare parte della lista.
L’itinerario che trovi qui è solo una delle diverse opzioni possibili. Se ti avventurerai in Val Rosandra troverai un dedalo di sentieri, alcuni dei quali richiedono discrete capacità tecniche.
La Val Rosandra è un luogo di contrasti che mette in contatto il territorio alpino e il mare. Si sviluppa attorno al corso dell’omonimo fiume ed è caratterizzata da vaste aree boschive e miti che si alternano a ghiaioni aridi e freddi.
Durante questa escursione a poche centinaia di metri dal mare, potresti trovarti ad affrontare ghiaioni, cenge strettissime e creste sferzate dalla Bora.
I punti di accesso alla Val Rosandra sono diversi ma il più convenzionale è quello che si trova nella frazione di Bagnoli della Rosandra.
Per raggiungere la Val Rosandra da Udine guida in direzione Trieste. Per questioni di tempo ti consiglio di usare l’autostrada fino alla barriera del Lisert (occhio alle possibili code).
Prosegui ancora oltre fino all’ultima uscita prima del confine con la Slovenia. Qui inizierai a trovare le indicazioni per San Dorligo della Valle e quindi per Bagnoli della Rosandra.
Una volta in centro al paese troverai dei parcheggi ben segnalati. Attenzione però, i posti auto sono pochi.
Riepilogo escursione e traccia GPX
- Km Totali: 7
- Dislivello: 300 D+
- Tempo totale: 2h30 (pause escluse)
- Sentieri CAI: 46, 1, 13, 25
- Difficoltà: E
- Bambini: Sì
- Cani: Sì
Val Rosandra: l’itinerario in breve
Parti dal centro di Bagnoli della Rosandra e incamminati su Viale Bottazzo. Ad un certo punto troverai sulla sinistra il Rifugio Premuda, tu continua sulla strada a destra ed entra così ufficialmente in Val Rosandra.
La valle è a dir poco particolare sia a livello naturalistico che storico. Già nei primi metri affiancherai infatti l’antico acquedotto romano che un tempo portava acqua a Trieste.
Santa Maria in Siaris
La prima meta di questa gita è la Chiesetta di Santa Maria in Siaris.
Immersi nel sottobosco, una miriade di sentieri si intrecciano attraversando più volte il torrente Rosandra, ma quello per Santa Maria in Siaris, che successivamente conduce a Bottazzo, è il più evidente.
Prosegui quindi seguendo le indicazioni. In questo tratto il sentiero non presenta particolari difficoltà.
Ad un certo punto, vedrai comparire davanti a te la cascata del Torrente Rosandra in prossimità di Bottazzo. Per arrivare alla chiesetta di Santa Maria in Siaris, svolta a destra. Da qui in poi il sentiero si fa più ripido e richiede maggiori capacità tecniche.
La leggenda narra che la chiesetta di Santa Maria in Siaris sia stata fatta costruire da Carlo Magno. Il nome sloveno del luogo di culto è Marija na Pečah, Madonna sulle Rocce.
Subito dietro la chiesetta di Santa Maria in Siaris troverai il proseguo del sentiero verso il Cippo Comici. Anzi, alzando lo sguardo lo potrai già scorgere.
Quello che ti appresti a fare è il tratto più difficile dell’intera camminata in Val Rosandra. La traccia diventa sempre più ripida fino restringersi, in alcuni tratti, ad una stretta cengia rocciosa in cui saranno spesso le mani ad aiutarti nella salita. Gli ultimi metri prima del Cippo Comici sono sulla cresta sferzata dal vento.
Dal punto panoramico la vista abbraccia l’intera Val Rosandra e raggiunge persino il centro di Trieste e poco oltre il mare.
Dal Cippo Comici hai due possibilità per tornare indietro:
- ripercorrere il sentiero dell’andata
- continuare verso Bottazzo.
Noi abbiamo scelto la seconda opzione. Se vuoi farlo anche tu, dando le spalle al Cippo Comici incamminati nuovamente lungo la cresta. Dopo qualche metro la traccia si riavvicina al fianco della montagna parando un pochino il vento.
In questo punto il paesaggio cambia completamente. Ti ritroverai nel bel mezzo di un idilliaco e pacifico boschetto. Prosegui ancora fino raggiungere un crocevia. A questo punto tientiti sulla sinistra dove troverai indicazioni per l’ex sentiero CAI 46. Qui una discesa abbastanza ripida sul fianco ghiaioso della montagna ti porterà rapidamente nei pressi del piccolo borgo di Bottazzo.
Il paese è semi disabitato ma durante la bella stagione potresti trovare un piccolo chiosco con cibo e bevande.
Puoi rientrare a Bagnoli usando il sentiero principale.
Lo dico molto chiaramente. Sono rimasta folgorata dalla particolarità della Val Rosandra che non avevo mai visitato prima. Ad ogni passo continuavo a ripetermi “Non ci credo che a due ore da qui ci siano le Dolomiti.”
La Val Rosandra è un luogo di contrasti che in uno spazio ristretto riunisce ambienti diversi che offrono un condensato di sentieri di montagna… a soli cento metri di altitudine sul livello del mare.
Se aggiungiamo che in Val Rosandra è anche possibile arrampicare e fare ferrata, è chiaro che gli irriducibili della montagna troveranno in questo luogo una versione del paradiso.
La primavera e l’autunno sono i periodi migliori per visitarla. In estate il caldo rischia di essere troppo elevato per rendere piacevole qualsiasi tipo di escursione.
La Val Rosandra è inoltre soprannominata “la porta d’ingresso della Bora”, ragion per cui io eviterei anche l’inverno.
Con i primi caldi invece, anche chi non vuole camminare, troverà degli angoli molto belli sulle rive del Torrente Rosandra per passare qualche ora in tranquillità.
Possibili insidie della Val Rosandra
Se in qualsiasi luogo montano il vento è un fattore probabile, in Val Rosandra diventa una certezza.
In alcuni punti il vento è così forte che sembra portarti via.
Non ho un consiglio per questo, se non… occhio e “duri al pezzo”.
A tu per tu con la rotta balcanica
Questa vallata è il punto di contatto tra territorio alpino e mare. Ma non solo. Durante la passeggiata in Val Rosandra potrai vedere con i tuoi occhi cosa significa essere una terra di confine. Il luogo è infatti una delle tappe della rotta balcanica.
In diversi punti potresti trovare i “bagagli” che i migranti lasciano in questi boschi prima di entrare in Italia senza dare nell’occhio.
La presenza di questi oggetti non guasta la bellezza della Val Rosandra, fornisce anzi una prospettiva in più rispetto a quella data dai media.
Dove mangiare in Val Rosandra
Se durante l’escursione in Val Rosandra ti è venuta fame ecco dove puoi mandare.
A Bottazzo potresti trovare un chioschetto che serve birra e panini.
Se invece vuoi respirare l’aria di confine, la tappa consigliata è al Rifugio Premuda che serve piatti d’ispirazione squisitamente balcanica.
Fun Fact: Il Rifugio Premuda è il rifugio alpino più basso d’Italia.
Se la camminata in Val Rosandra ti ha affascinato, sappi che le meraviglie in Provincia di Trieste non sono finite.
Ecco altre escursioni che puoi fare:
- Sentiero Rilke
- Sentiero della Salvia
- Camminata sul Carso a Slivia e San Pelagio
- Passeggiata nel parco del Castello di Miramare
- Passeggiata sul lungomare di Barcola
Senza contare ovviamente una passeggiata nel centro di Trieste.
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