Come scegliere giacca, felpe, t-shirt e intimo da trekking
Published by Elena Feresin on
Come scegliere giacca, felpe, t-shirt e intimo da trekking

Leggi le puntate precedenti qui:
La nostra scalata nel mondo dell’abbigliamento tecnico da trekking è finalmente arrivata alla cima.
La buona notizia è che, soprattutto in estate, non serve fare un mutuo per comprare maglie tecnico di qualità.
La cattiva notizia è che le t-shirt che hai a casa quasi sicuramente non vanno bene.
Quali sono le regole per acquistare t-shirt, felpe e intimo da trekking?
Quando si tratta di vestire la parte superiore del corpo, ci sono due regole ferree:
- NO COTONE: Puoi cercare quanto vuoi, i top brand di abbigliamento tecnico da trekking non usano il cotone. E se proprio troverai qualche t-shirt in cotone sarà tra le proposte che strizzano l’occhio allo streetwear.La verità è che cotone è il nemico numero uno da non portarsi dietro in montagna.
- Sì CIPOLLA. In luoghi il cui il meteo cambia nel giro di minuti è importante essere preparati e l’unico modo per farlo è vestirsi a strati.
Perchè non devi usare il cotone
Perché non è un tessuto che si asciuga facilmente. Anche se sei una persona che non suda facilmente ci sono punti, ad esempio dove si appoggia lo zaino, in cui è inevitabile sudare.
Quando suderai, il cotone si bagnerà e resterà bagnato. Se rimani bagnata/o d’estate, rischi che il primo refolo di vento ti faccia uscire la cervicale. Se rimani bagnata/o d’inverno il sudore ti si ghiaccerà addosso, avrai freddo e rischierai una bella influenza. Direi che non è periodo di farsi venire influenze.
Perchè non devi avere paura dei tessuti sintetici
Per i vestiti di tutti i giorni una delle mie frustrazioni più grandi è non trovare capi d’abbigliamento in fibre naturali. Soprattutto nel reparto donna sembra che il nylon, e tutti i disagi che si porta dietro, siano ovunque. Quando mi sono ritrovata nel reparto trekking dei negozi di sport ho fatto non poca fatica a convincermi che avevo bisogno di tessuti sintetici. Soprattutto quando ho iniziato a spendere.
I tessuti sintetici con cui viene prodotto l’abbigliamento tecnico sono diversi da quelli usati per l’abbigliamento comune. I tessuti sono coperti da brevetti e sono studiati appositamente per essere traspiranti, impermeabili e leggeri. Molto spesso i tessuti hanno un nome specifico. Qui, puoi farti un’idea delle tecnologie che si nascondono dietro ad un brand come Salewa.
Che differenza c’è tra un capo “primo prezzo” e un capo costoso?
Per quella che è la mia esperienza ci sono due differenze principali.
- I capi da trekking costosi sono più traspiranti. Ti fanno sudare di meno e quando sono bagnati si asciugano più velocemente.
- Sono più compatti. Per le t-shirt la differenza è minima ma quando si parla di giacche invernali il volume può fare la differenza. Ovviamente avere strati poco voluminosi ci aiuta a portare con noi tutti gli strati della cipolla.
Vale la pena spendere per maglie, giacche e felpe da trekking?
Per più di ogni capo di vestiario dipende da quanto vai in montagna. La frequenza di utilizzo è quella che permette di ammortizzare il costo. Se vai in montagna una volta l’anno non vale la pena spendere, se invece la frequenti, o stai iniziando a frequentarla, può valere la pena investire in qualche capo tecnico. Se vuoi toglierti lo sfizio, ti consiglio di provare a comprare una semplice t-shirt da trekking con i saldi in modo da valutare sulla tua pelle se ne vale la pena oppure no.
La mia esperienza con le t-shirt da trekking
Per moltissimo tempo ho avuto t-shirt primo prezzo. Anche Stefano non sembrava particolarmente impaziente di farmi comprare qualcosa di più tecnico (sulle scarpe invece era stato inflessibile).
Come ti ho suggerito, lo scorso anno, grazie ai saldi, ho comprato due magliette tecniche Salewa e… ho notato la differenza. I modelli che ho scelto sono il Puez Melange Dry’Ton e il Pedroc 2 Dry’Ton. Nonostante io soffra molto il caldo, la traspirabilità delle magliette fa si che la calura sia più sopportabile. Inoltre, nonostante il sudore, i cattivi odori sono di molto attenuati. Se però vai in montagna ancora sporadicamente è una spesa che puoi rimandare.
Intimo tecnico sì o no?
Assolutamente sì! Un capo su cui ti consiglierei di investire, indipendentemente da quanto spesso vai in montagna, di è una maglia tecnica invernale. Stefano mi ha regalato per Natale una maglietta intima della UYN e il comfort che provo mi fa pentire di non averne acquistata una prima. Uso la mia maglia anche per andare a correre e per camminare nei dintorni di casa. Un investimento quindi che puoi sfruttare a 360°. Meglio puntare direttamente su una cosa del genere che recuperare in giro magliette strane, sottogiacca di tessuti improbabili ecc.
Per quanto riguarda i reggiseni da trekking, sono ancora in fase di valutazione.



La mia esperienza con le felpe da trekking
Per il momento i miei pile e le mie felpe sono ancora di Deacathlon. Uso la linea Quechua per i pile più pesanti mentre le felpe più leggere sono della linea Kalenji. Per il compleanno mi è stata una felpa da trekking. I vantaggi che ho notato sono gli stessi che ho menzionato prima, una maggiore traspirabilità e compattezza. Anche in questo caso la spesa è giustificato dalla frequenza di utilizzo.
La mia esperienza con la giacca da trekking
L’acquisto più utile che io abbia mai fatto da Decathlon è di sicuro la mia giacca, una super soluzione a “Cipolla”poiché è un modello 3 in 1. Il piumino e il guscio impermeabile si possono usare anche da soli con il vantaggio di poter scegliere come usare la giacca a seconda della situazione. Solo piumino, solo guscio oppure piumino e guscio insieme.
Le uniche due cose a cui dovrai prestare attenzione con questa giacca sono:
- Se le precipitazioni sono molto, molto, molto, intense il guscio non sarà sufficiente.
- La giacca è brevettata fino a -8 gradi ed è effettivamente così. Valuta quindi di portare uno strato pesante da tenere sotto la giacca se sai di dover fare un’escursione senza rifugi o ripari.
In alternativa, puoi trovare un fidanzato come Stefano che sì è ben equipaggiato e ha investito in un giaccone Montura (pon-zi pon-zi po po po… ti piace vincere facile?). Puoi rubare il suo ;-).









Come scegliere cuffia, cappellino e guanti da trekking
Chel da berete nissun je pete, si dice in Friulano (A quelli che portano il berretto nessuno gliela fa).
Impossibile andare in montagna d’inverno senza berretto (meglio se con almeno uno strato in pile), d’estate ancora più impossibile andarci senza cappellino. Scegline uno impermeabile in modo tale che possa tornarti utile in più di una situazione. Se fa caldo e sudi, quello impermeabile si asciugherà prima. Allo stesso tempo, se dovessi incontrare un acquazzone potrebbe anche ripararti dalla pioggia.
Io ne ho uno di CMP.
Per quanto riguarda i guanti, ti consiglio di prenderli in Goretex. Costano sicuramente più di quelli in pile ma hanno il vantaggio di proteggerti le mani dal vento. In caso di freddo estremo, Stefano ha anche un paio di sottoguanti della Odlo per scaldare velocemente le mani.
Spero che i miei consigli ti siano stati utili!
Se questi articoli ti sono piaciuti, continua a leggere qui la mia guida per scegliere lo zaino da trekking.



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