Cosa fare in Carnia in un Weekend
Published by Elena Feresin on
Weekend d’estate in Carnia. Buon cibo e itinerari a piedi tra le montagne del Friuli Venezia Giulia

Cosa fare in Carnia in un Weekend? Se temi di essere finita/o in una landa desolata dove non c’è niente da fare oltre alle escursioni, ti sbagli di grosso!
Di primo questa zona del Friuli Venezia Giulia può apparire scomoda e inospitale come la pietra che la ricopre, ma uno sguardo più attento rivela colori, sapori, profumi e tradizioni che ti conquisteranno.
Il racconto che trovi di seguito si riferisce ad un weekend che abbiamo passato all’Albergo Diffuso Comeglians assieme alla mia amica Elisa, blogger di La Cucina di Eli, suo marito Andrea e i suoi bimbi Mattia e Nora di 5 e 3 anni. Tutte le attività che propongo qui le abbiamo fatte assieme ad eccezione dell’escursione del secondo giorno in cui ci siamo divisi.
Cosa fare in Carnia in un Weekend? Ecco il riassunto del nostro finesettimana in montagna
- Monte Zoncolan e pranzo a Malga Pozôf e breve passeggiata sul Monte Zoncolan
- Check-in all’Albergo Diffuso Comeglians
- Cena all’Osteria Tal Miec a Tualis
- Monte Crostis e Panoramica delle Vette
OPPURE - Sentiero degli Sbilfs a Ravascletto
- Pranzo al Ristorante La Fueo di Rigolato
- Passeggiata a Pesariis
1. Salire sul Monte Zoncolan
“Il Keiser”, l’imperatore, questo è il soprannome che i ciclisti hanno dato al Monte Zoncolan.
Se d’inverno “il Zonco” è il paradiso dello sci (noi avevamo fatto una Ciaspolata al Chiaro di luna), d’estate diventa un parcogiochi per gli amanti delle due ruote.
Ciò non toglie che puoi salirci anche senza fare fatica. Vale la pena salirci anche solo per godere della vista.
Nei pressi della sella troverai il Rifugio Tamai dove puoi fermarti per una birra ad alta quota.
Come raggiungere il Monte Zoncolan in estate
- Da Sutrio. Partendo da Udine, guida in direzione nord fino a raggiungere Tolmezzo. Qui segui le indicazioni per Arta Terme. Superato il paese, troverai lo svincolo per Sutrio sulla sinistra. Da questo versante in inverno si raggiungono gli impianti sciistici quindi la strada è larga e ben asfaltata ma con numerosi tornanti (una ventina). Una volta al piazzale dell’Hotel Enzo Moro prosegui oltre (ps. se vuoi alloggiare qui ho uno sconto del 10%, prenota usando il codice INTANTBUNDI10). La strada asfaltata si stringe e diventa molto pendente (con punte del 27%). Troverai comunque spazio a bordo strada dovessi incrociare altre auto. Ovviamente, se sei in macchina presta attenzione ai ciclisti e ai pedoni.
- Da Ovaro. Partendo da Udine raggiungi Tolmezzo ma segui le indicazioni per Villa Santina e quindi Ovaro. Dal centro del paese segui le indicazioni per la cima del Monte Zoncolan. Anche in questo caso la strada è molto pendente (picchi del 22%) e ha tanti tornanti, ma ATTENZIONE è più stretta di quella lato Sutrio.
- Da Ravascletto. Questa è la soluzione per chi proprio vuole godersi la gita senza fare nemmeno la fatica di guidare. A Ravascletto potrai prendere la funivia e raggiungere così la cima del monte Zoncolan. Goditi il panorama e magari mangia in uno dei rifugi presenti o ancora meglio in una malga
2. Mangiare in una malga
Nella tua lista Cosa fare in Carnia non può mancare mangiare in una malga. Sul Monte Zoncolan ne troverai diverse (tre delle quali sono anche unite da un sentiero che parte proprio dall’Hotel Enzo Moro).
Durante il nostro weekend in Carnia noi abbiamo pranzato a Malga Pozôf.
Come raggiungere Malga Pozôf

- Da Sutrio arriva a Sella Zoncolan. Vedrai la malga già dall’alto e potrai raggiungerla in auto oppure a piedi scendendo un tratto della strada asfaltata lato Ovaro e prendendo poi un sentiero sulla destra della prima galleria. Occhio che dopo la mangiata dovrai rifare questo pezzo in salita.
- Da Ravascletto arriva a Sella Zoncolan con una breve camminata dall’arrivo della funivia. Segui poi le indicazioni sopra
- Da Ovaro Malga Pozôf è raggiungibile solo in auto. Troverai il cartello poco prima di raggiungere la cima del Monte Zoncolan
Malga Pozôf è la malga dove nel 2018 ho trascorso una settimana della mia vita. Quando la raggiungiamo con l’auto, le sensazioni del passato si fanno intense e vedere il calore con cui sono accolta mi emoziona molto.
Elisa e la sua famiglia arrivano poco dopo ed è il momento di pranzare. Gustiamo salumi, formaggi di malga, gnocchi, orzotto alle ortiche (raccolte proprio attorno alla Malga) e ovviamente il frico.
Michele Gortani, il gestore di Malga Pozôf, ci fa infine degustare un gelato sublime fatto con il latte di Malga. Inutile dire che è il fiordilatte più buono che abbiamo mai assaggiato.
Mentre gli altri clienti iniziano a scemare noi ci inseriamo in punta di piedi nell’attività quotidiana della malga. Barbara, la cuoca, ci racconta come ha preparato gli gnocchi di ortiche e ricotta. Il giovanissimo malgaro Daniel invece ci illustra la produzione del formaggio. Assistiamo infine Renato, padre di Michele, mentre accendere il fuoco dell’affumicatoio dove prenderanno vita le ricotte affumicate Made in Pozôf.
La vita in Malga non è semplice ma ogni gesto trasuda passione. Il tempo rallenta, i ritmi si fanno più dolci e una leggera pioggia estiva ci bagna. La sensazione è di essere in una bolla dalla quale usciamo a malincuore.
3. Dormire in un Albergo Diffuso
Cos’è l’Albergo Diffuso?
L’Albergo diffuso è un albergo formato da più case solitamente posizionate in uno stesso borgo o contesto con gestione unitaria.
Albergo Diffuso Comeglians, il primo albergo diffuso d’Italia

Il concetto di Albergo Diffuso nasce proprio con l’Albergo Diffuso di Comeglians negli anni 70. In seguito al distruttivo terremoto del 1976, il poeta e scrittore carnico Leonardo Zanier ebbe l’idea di valorizzare le case che venivano ristrutturate al fine di prevenire il completo abbandono dei borghi montani.
La Reception dell’Albergo Diffuso Comeglians si trova nella frazione di Povolaro. Ad accoglierci c’è Maddalena che ci fornisce informazioni sui nostri alloggi e in generale su cosa fare in Carnia. In pochi minuti abbiamo tra le mani una miriade di dépliant che spaziano dagli itinerari a piedi ai musei, dalla produzione di orologi a vecchie miniere.
Concluso il check-in prendiamo possesso dei nostri alloggi.
Dormire nel borgo di Maranzanis

Io e Stefano dormiamo allo Chalet di Mia, un incantevole stavolo ristrutturato. L’alloggio è a due piani. Al piano terra c’è un open space con angolo cottura, divano letto, TV e il bagno. Soprattutto però ci sono due enormi finestre che fanno entrare il paesaggio all’interno della stanza.
Al piano superiore, nel sottotetto, c’è la camera con un letto matrimoniale e un singolo. Lo Chalet di Mia è adatto alle coppie o alle famiglie con figli grandi.
Elisa e la sua famiglia alloggiano invece all’Appartamento Pasca 1, proprio nella casa che fu di Leonardo Zanier. L’appartamento, bicamere e biservizi, è a un piano solo ed è perfetto per le famiglie con bambini anche piccoli.
4. Mangiare in un’osteria fuori dal mondo

In Carnia non si arriva per caso, ma per scelta. Questo è ancora più vero quando si tratta di cibo. Se hai visto la puntata di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese capisci cosa intendo.
È indubbio che mangiare bene sia una delle cose da fare in Carnia più piacevoli. Per il nostro weekend, Maddalena non ha dubbi su dove mandarci a cena: Tualis, Osteria Tal Miec.
Tualis è un piccolo borgo sulla strada Panoramica delle Vette e costituisce la frazione più elevata del comune di Comeglians. Troverai facilmente le indicazioni per raggiungerlo.
Tal Miec si trova vicino alla chiesa di Tualis dove potrai lasciare l’auto. Noi parcheggiamo nel primo spazio disponibile e ne approfittiamo per fare una camminata tra le viuzze del paesino.
Forse, vista dal di fuori l’Osteria Tal Miec potrebbe farti dubitare dal mio consiglio. Ma il continuo afflusso di persone, nonostante la lontananza dalle strade principali, indica che all’ Osteria Tal Miec si mangia davvero bene. Ne abbiamo la prova appena vediamo le portate servite agli altri commensali.
Stefano prende il piatto ci conquista tutti: cervo cotto al forno e servito in fettine sottili con cubetti di polenta e confettura di mirtilli. Squisita anche l’insalata di cavolo rosso con le mele.
5. Fare una bella escursione
Le escursioni in Carnia si sprecano. Qui ti racconto solo quelle che abbiamo fatto io ed Elisa in questo weekend tra le montagne del Friuli Venezia Giulia. Se vuoi approfondire, sul sito c’è una sezione dedicata.
Vista la presenza dei bambini di Eli, il secondo giorno abbiamo deciso di dividerci. Di seguito troverai quindi due proposte, una per escursionisti medio esperti e una passeggiata a prova di bambini treenni.
Tutti trovano cosa fare in Carnia ma solo i più coraggiosi salgono sulla panoramica delle vette.
La prima sfida da affrontare è la strada stessa: 10 km di tornanti stretti e ripidi che richiedono uno stomaco solido e buone capacità di guida in montagna. Soprattutto una volta fuori dal bosco dove la carreggiata è vertiginosamente vicina al burrone.
Pensa che la tappa del Giro d’Italia che doveva tenersi qui nel 2011 è stata annullata poiché, quando i ciclisti e i loro team sono arrivati in loco, hanno ritenuto la tappa troppo pericolosa.
Il premio per chi supera la prova è una vista meravigliosa e l’accoglienza del Rifugio Chiadinas. Questa escursione può essere divisa in due parti.
Escursione al Monte Crostis

Dal parcheggio la salita al Monte Crostis è breve, appena 40 minuti, che nel frattempo però consentono allo sguardo di toccare tutte le montagne circostanti dal Monte Tuglia, al Peralba al Coglians.
Il sentiero, circondato da sterminati prati smeraldo, e le nuvole ti ricorderà un paesaggio scozzese.
Sulla cima, oltre alla croce di vetta e a una vista mozzafiato sul Monte Coglians, potresti trovare anche delle simpatiche caprette.
La vetta del Monte Crostis è raggiungibile pressochè da tutti.
Panoramica delle Vette, un itinerario a piedi per chi non soffre di vertigini
Se la salita al Monte Crostis è abbastanza facile, solo gli escursionisti esperti possono proseguire oltre camminando in cresta e percorrendo il sentiero Panoramica delle Vette.
Questo percorso è adatto solo a chi NON soffre di vertigini e ha già una buona esperienza in montagna. Noi, per ragioni di tempo, ne facciamo solo una parte. Una volta ritornati sulla strada asfaltata passiamo davanti a Malga Chiadinis e arriviamo quindi al Rifugio Chiadinas dove facciamo un’aperitivo a base di salumi, formaggio e polenta.
Il Sentiero degli Sbilfs a Ravascletto: una passeggiata per famiglie in Friuli Venezia Giulia

Mentre io Stefano siamo sul Monte Crostis, Elisa e famiglia si concedono una passeggiata tra i boschi di Ravascletto. Il percorso a piedi “Il bosco racconta” (Dislivello 50 D+) si snoda nella foresta ed è accompagnato dalla presenza di 10 statue che rappresentano gli Sbilfs, i folletti della Carnia. Ogni statua è accompagnata da una breve descrizione, quindi se hai bambini potrai sbizzarrirti nel raccontare loro le storie di questi simpatici abitanti dei boschi.
6. Visitare Pesariis, il paese del Tempo

Io ed Elisa ci incontriamo di nuovo a pranzo al Ristorante La Fueo di Rigolato. Decidiamo a tavola l’ultima tappa del nostro weekend in Carnia: Pesariis.
Pesariis è uno dei paesi che popolano la Val Pesarin ed è definito il paese del tempo poiché qui, nel 1700, venne fondata la Solari, un’importante azienda di orologeria industriale che esiste ancora oggi.
Il paese, particolarmente vivo nella domenica di luglio in cui lo visitiamo, è tappezzato di orologi dai meccanismi più strani.
Se hai tempo, fermati a visitare il museo dell’orologeria che trovi in centro al paese e magari a bevi qualcosa al caratteristico Agriturismo Sot la Nape.
Se invece vuoi fare un’ultima camminata, nei pressi di Pesariis puoi visitare anche i bellissimi Stavoli di Orias.
Visitare la Carnia: risorse utili
- Visit Zoncolan
- Ufficio Turistico Paluzza
- Escursioni in Carnia
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2 Comments
Toniolo Agostino · Agosto 7, 2022 at 12:36 pm
Molto interessante, la carna ha bisogno di più informazioni come questa ,io conosco perché ho una seconda casa a ligosullo un borgo di 100 anime fuori dal mondo con panorama stupendo dove la gente oggi va alla ricerca.
Elena Feresin · Agosto 7, 2022 at 1:03 pm
Grazie Agostino… Ligosullo è un piccolo paradiso! Fortunatissimo ad avere una casa lì =)